Castello e parco di Masino

PROGETTO

CASTELLO E PARCO DI MASINO

LA MANUTENZIONE DEI GIARDINI

Con la partecipazione al nostro contest, abbiamo offerto la possibilità di legare la propria scuola al Castello e Parco di Masino. Più di mille anni di storia immersi in un parco ottocentesco da cui si domina lo straordinario panorama dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, angolo suggestivo del Canavese, in provincia di Torino.

Antica residenza dei conti Valperga, il castello tramanda intatto il fascino di un glorioso passato che oggi rivive nei fastosi saloni, nelle camere private e nella preziosa biblioteca e nel parco monumentale che ospita uno dei più grandi labirinti d'Italia.

Questo luogo è uno dei Beni che il FAI ha restaurato e apre al pubblico, perché tutti possano scoprirlo e amarlo.

Per mantenerlo intatto e curarlo in modo adeguato, questo luogo necessita di un’attenta manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, e periodici interventi di restauro che riguardano gli spazi interni del castello, gli arredi e il trattamento dei giardini (potatura degli alberi, sostituzione delle piante, rifacimento del tappeto erboso, ecc.).

 

Castello e Parco di Masino

IL CASTELLO

Il Castello fu edificato nell'XI secolo e appartenne per oltre nove secoli alla famiglia Valperga, un solido casato che vantava un'antica discendenza da Re Arduino.

Dalla seconda metà del XVI secolo, in seguito a una massiccia demolizione da parte dei francesi, il Castello venne ricostruito nelle forme attuali sulle rovine dell'antico fortilizio, assumendo le sembianze di una vera residenza di rappresentanza.
Intorno al 1780 venne avviata una nuova generale opera di rinnovamento orientata verso il più moderno gusto neoclassico.Tra  gli ambienti più significativi del castello, non può essere dimenticata la biblioteca, che ospita oltre 25mila volumi, la maggior parte dei quali raccolti dall’abate Tommaso Valperga di Caluso (1737-1815) e dal fratello Carlo Francesco II (1727-1811).

IL PARCO

Il Parco si estende per circa quaranta ettari, da un versante all’altro della collina morenica su cui sorge il Castello.

I conti di Masino si preoccuparono sempre del rapporto tra l’edificio e il suo Parco come è evidente nelle decorazioni murali di alcune sale, che insistono sul rapporto illusionistico tra interno ed esterno.
Tra il ‘600 e il ‘700 la trasformazione del Castello in fastosa residenza barocca è accompagnata dalla formazione di un giardino all’italiana e alla francese adeguato alla magnificenza della dimora.

Il Parco attuale ha conservato quasi tutti gli elementi ottocenteschi e il disegno paesistico che gli fu conferito in quel secolo. La composizione botanica è caratterizzata dalla presenza di una notevole quantità di essenze vegetali con prevalenza di querce, lecci, aceri, castagni e ippocastani, oltre a piante ornamentali isolate.

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